Machapuchare, inviolato, è una montagna considerata sacra dalla popolazione nepalese. Viene chiamata anche Fishtail, perché la forma ricorda quella della coda di un pesce. Appena si è presentata davanti ai nostri occhi, allontanandoci da Pokhara e dallo smog della grandie città, mi è sembrato di rivedere il Cervino. Più si circumnaviga la montagna, più la sua forma ricorda proprio la coda di un pesce. Alcuni documenti riportano la notizia di una cordata che tentò l’ascesa negli anni ’50, ma si fermò a pochi metri dalla cima per rispettare la sua sacralità. Altre fonti, di cui non si conosce l’attendibilità, parlano di una conquista illegale da parte di un alpinista neozelandese. Fatto sta che è una montagna molto affascinante. Spesso viene ritratta nei dipinti venduti come souvenir ai viaggiatori che transitano da Pokhara.
Ruote della preghiera
Le ruote di preghiera vengono fatte ruotare in senso orario e si dice che questa pratica porti benefici. All’interno di ogni ruota c’è un mantra, ovvero una preghiera buddista, che con la rotazione viene indirettamente recitata. Sopra ogni ruota è inciso in sanscrito un ulteriore mantra “Oṃ Maṇi Padme Hūṃ” (oh Gioiello del Loto).
Sulla via da Chhomrong a Sinuwa
Mi accorsi che già nel dire guadagnare e perdere c'è un senso economico tutto occidentale dell'andare in montagna, dove quota e distanza sono i capitali che accumuliamo con la nostra fatica, e non ci piace per nulla sprecare l'investimento. [...] Cerca la risposta in questo saliscendi: poiché perderai qualsiasi cosa tu abbia creduto di guadagnare, impara che ben più prezioso è il sentiero. Trova un senso in ogni passo. Dentro questa concentrazione. (Senza mai arrivare in cima - Paolo Cognetti)